A Pereto siamo solo 764 abitanti, eppure il nostro borgo medievale ha recentemente ricevuto un riconoscimento speciale dalla celebre rivista El País, che lo ha classificato al terzo posto tra i borghi più belli d’Italia, subito dopo San Gimignano e Alberobello. El País ci ha così descritto: «un arido e montuoso paese nella boscosa regione d’Abruzzo, ultimo rifugio del lupo appenninico», catturando perfettamente la nostra essenza.
Pereto ha moltissimo da offrire agli amanti della natura, vediamolo insieme.
La Piana del Cavaliere
La Piana del Cavaliere si estende fino ai confini dell’Abruzzo con il Lazio e Pereto vi ci si trova dentro. Particolarità di questa piana è la suggestiva pianura alluvionale che rappresenta di fatto il bacino idrografico del fiume Turano. Dove c’è acqua, c’è natura, non a caso questa regione è nota per la sua biodiversità: boschi e pascoli, la Piana li ha ospitati tutti.
La Piana del Cavaliere è particolarmente amata anche dagli amanti del trekking, che vi trovano un Eden e ne esplorano i sentieri che attraversano boschi, montagne e vallate. E se le escursioni non fanno per poi, potete fare birdwatching, oppure semplicemente godere del silenzio e della pace che caratterizzano questa regione.
Ma questa zona non ha solo valore naturalistico. In epoca antica, la Piana del Cavaliere era abitata dagli Equi, popolo fiero che mise i bastoni fra le ruote ai romani.
Correva il primo secolo prima di Cristo quando la Piana del Cavaliere cadde sotto il controllo romano. Durante la guerra sociale (91-88 a.C.), gli Equi e altri popoli italici si opposero fermamente a Roma. Nonostante questo conflitto si concluse con una vittoria romana sul piano militare, fu una vittoria politica per gli Italici, che ottennero finalmente la cittadinanza e la possibilità di far parte delle strutture politico-culturali dello Stato romano. I resti di questi insediamenti possono ancora essere ammirati.
Un angolo di natura selvaggia: il rifugio del lupo appenninico
Le foreste e le montagne che circondano Pereto rappresentano un ecosistema prezioso, che ospita una varietà di flora e fauna, tra cui spicca il lupo appenninico. Questo animale, simbolo della natura selvaggia e incontaminata dell’Abruzzo, è stato a lungo una presenza costante nelle foreste della Piana del Cavaliere e continua a essere una delle specie protette di quest’area.
Ad oggi ha ricolonizzato tutte le montagne della regione e ha trovato santuario nelle foreste di Faggio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un parco che non molti sanno essere stato il primo in Italia. Anche se non si trova propriamente a Pereto, ci sentiamo comunque di consigliarvelo per la facilità con la quale può essere esplorato. Grazie alle escursioni e ai trekking organizzati dal Parco stesso, questo è molto facile muovervisi. Unica nota: le escursioni durano tutte almeno due giorni.
Il patrimonio archeologico
La natura non è solo quella incontaminata. Ogni tanto, questa cresce sui resti del passato. Includiamo quindi tra i consigli per i visitatori l’esplorazione del nostro ricco patrimonio archeologico. Vale il viaggio la Valle Quartarana, dove nel 1952 vennero scoperti resti preistorici che confermano la presenza umana nell’area fin dai tempi antichi. In anni successivi, sono riemersi altri reperti e nel 1961, lungo la strada Pereto-Villa Romana, venne alla luce un’anfora di terracotta di epoca romana. Poco più avanti, in località Paleana, sono state scoperte tombe risalenti allo stesso periodo. Anche la strada tra Pereto e Rocca di Botte ha restituito nel 1979 un altro importante segno della storia locale: un cippo onorario.
Come raggiungere Pereto
Adesso che vi abbiamo convinti a venirci a trovare, ecco come raggiungerci:
Poichè Pereto si trova a circa 70 chilometri da Roma, è facilmente raggiungibile in auto. Non dovete quindi per forza prendere ferie, potete anche venire durante la gita fuori porta della domenica. E lo sappiamo che verrete per la natura, ma quando arrivate al borgo fermatevi a passeggiare fra le nostre stradine antiche. Esplorate le rovine storiche e i siti archeologici e non perdetevi la nostra Chiesa di San Giovanni Battista.
Non potete non venirci a trovare: qua regna la calma
Il riconoscimento di El País ha portato Pereto sotto i riflettori internazionali, ma il nostro borgo resta ancora un luogo appartato, lontano dal turismo di massa. Qui, immersi nella bellezza della natura e circondati da millenni di storia, potrete scoprire un angolo d’Italia che conserva un’identità autentica e intatta. Scordatevi quindi catene di franchising e date il benvenuto alla calma e alle cose fatte da noi in un posto che sarebbe tranquillamente potuto diventare caotico come altri dei piccoli borghi d’Italia. Cosa state aspettando? La natura (di Pereto) vi chiama.